Il voto del Parlamento Europeo su nucleare e gas è un suicidio climatico devastante. E’ l’ultimo chiodo su una bara che ci stiamo consapevolmente e criminalmente costruendo.
Stiamo ben attenti, non è un voto che ci dice che gas e nucleare potrebbero avere un qualche ruolo di transizione: quello sarebbe banale. Lo avranno e lo avrebbero avuto comunque, che lo si consideri giusto o sbagliato.
No, è molto peggio. Il Parlamento Europeo ha infatti votato per inserire gas e nucleare nella tassonomia delle energie green, ovvero per considerarle energie incentivabili con denaro pubblico. Incentivabili, ovvero finanziabili con le decine di miliardi di euro che l’Europa ha destinato e destinerà alla transizione ecologica.
Insomma, per usare una metafora, la Ue non ha deciso soltanto che la mortadella e il salame sono compatibili col colesterolo alto, e che ne puoi mangiare un po’, e magari anche più di un po’, ma ha deciso che ti fanno bene al colesterolo e che ti devono essere passati dalla mutua, a spese del bilancio sanitario dello stato, come cure efficaci per obesità ed aterosclerosi.
Questo è avvenuto.
Gas e nucleare sottrarranno miliardi all’efficienza energetica, al solare, all’eolico.
Progetti di estrazione fossile e di generazione nucleare sottrarranno decine di miliardi che dovevano servire a rendere eco-compatibili o anche meglio efficienti case, ospedali, scuole e uffici pubblici, ad installare generatori di energia eolica e solare.
E questo è avvenuto nonostante che la commissione tecnico scientifica di consulenti che la Commissione Europea stessa aveva nominata, proprio per dare un parere su questa proposta, si fosse espressa contrariamente.
Ancora in punta di metafora, sarebbe come se l’Istituto Superiore di Sanità dicesse che un farmaco fa male, e il Governo lo mettesse lo stesso in commercio.
E’ utile ricordare che era espressa contro persino la Bei, la Banca Europea degli Investimenti, uno dei massimi organismi di politica economica e finanziaria dell’Unione, che ha chiaramente ammonito che comunque non finanzierà progetti legati a gas e nucleare (e spero mantenga la parola).
Che dire, mentre piangiamo i cadaveri ancora caldi della Marmolada, pur sapendo che la Marmolada è solo un piccolissimo effetto spettacolare, ma che i morti, i disoccupati, i poveri, i migranti climatici sono già decine di milioni, e con il Pianeta che si sta disfacendo sotto i nostri occhi, una classe politica irresponsabile, continua a spingere a tutta forza i motori del Titanic.
Sono prevalsi gli egoismi nazionali (Italia e Francia in testa, noi sponsor del gas, la Francia del nucleare), le logiche affaristiche e lobbistiche, in seno ad un blocco politico, quello dell’Unione Europea, che su questo tema è a livello mondiale il più avanzato e il meno peggio (vedi voto confortante, sempre del Parlamento Ue, sull’auto a combustione fuorilegge nel 2035).
Insomma, questo disastro è persino il meno peggio che c’è in giro. Quindi non è decisamente un bel momento, e come associazione protestiamo con forza contro questa scellerata deriva. Saremo sempre qui fra qualche mese (perché ci vorrà da qui in avanti molto poco a smentire le scelte insensate del momento) a ricordare ai sedicenti opinionisti climatici che imperversano sui mezzi di informazione a ricordare che si, sono colpevoli anche loro tanto quanto i rappresentanti europei che hanno appena piantato quell’ultimo chiodo di bara.